L'impianto
L'impianto si trova nel Comune di Bernalda (MT) fraz. di Metaponto, in loc. Pantanello e rappresenta un tassello importante nel percorso verso la circolarità intrapreso dalle Società del Gruppo Luci.
L’obiettivo principale dell’impianto è ridurre la quantità di rifiuti che finiscono nelle discariche, trasformando i rifiuti in risorsa secondo i principi dell’economia circolare staccandosi dal vecchio modello di economia lineare, promuovendo il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali.
Utilizzare materie prime seconde significa generare benefici ambientali, sociali ed economici.
L’impianto è autorizzato per svolgere le seguenti attività di recupero:
- Legno (R3)
- Plastiche (R3)
- Carta e cartoni (R3)
- Vetro (R5)
- Rifiuti ingombranti (R12)
1. Attività di recupero legno (R3)
Nel nostro impianto ritiriamo diverse tipologie di rifiuti in legno. I rifiuti legnosi provenienti da attività agricole e dalla manutenzione di parchi pubblici e giardini privati sono spesso costituiti da vari pezzi di legno di diverse dimensioni. Per questo, prima di essere recuperati, vengono separati manualmente da eventuali materiali estranei (come metallo, vetro, carta e plastica), triturati attraverso un impianto mobile e, infine, puliti da eventuali residui metallici con l'aiuto di un magnete.
Per il processo di triturazione utilizziamo un trituratore mobile (Marca DOPPSTADT Mod. DW 3060F) con tecnologia a bassa velocità. Questo dispositivo è progettato per sminuzzare e triturare diverse tipologie di legno, inclusi il legno trattato proveniente dall’industria e il legno di origine vegetale, come ad esempio gli sfalci di potatura. Il trituratore è dotato di un magnete integrato, progettato appositamente per separare con precisione le eventuali parti metalliche dai rifiuti legnosi durante il processo di triturazione. Questa funzionalità non solo garantisce una maggiore efficienza nella lavorazione del materiale, ma contribuisce anche a preservare la qualità del prodotto finale, eliminando potenziali contaminanti e ottimizzando il processo complessivo di riciclo e recupero dei materiali.
Questo processo permette di ridurre i materiali in dimensioni più gestibili. La riduzione volumetrica ottenuta dalla triturazione consente di trasportare una maggiore quantità di materiale con meno viaggi, riducendo così le emissioni nell'ambiente legate al trasporto. Questo approccio non solo aumenta l'efficienza complessiva del processo, ma contribuisce anche a ridurre l'impatto ambientale della gestione dei rifiuti.
In particolare, per i rifiuti legnosi derivanti da manutenzione del verde pubblico e privato, a valle delle operazioni di recupero (selezione e riduzione volumetrica), vengono sottoposti a verifica in conformità alle specifiche tecniche dell’allegato X, parte II, sezione 4 della parte V del D.Lgs. 152/06 e s.m.i, e sono destinati ad impianti di biomassa (qualifica di End of Waste- art. 184 – ter del D.Lgs. 152/06) in attuazione a procedure codificate ed adottate dal sistema di gestione di Metaplas. In caso contrario, conserveranno lo status di rifiuto e saranno destinati ad altri impianti di recupero. Altre tipologie di rifiuti legnosi vengono conferiti al Consorzio Ri-legno* o ad altre piattaforme autorizzate, mantenendo lo status di rifiuto anche dopo la riduzione di volume.
*Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi in legno. Raggruppa i produttori di imballaggi di legno, i fornitori di materia prima per la loro produzione, gli importatori di materiale o di imballaggi legnosi e le imprese che riciclano rifiuti di imballaggio in legno.
2. Attività di recupero plastiche (R3)
Il nostro impianto ritira rifiuti in plastica di tipo “rigido” (es. tubazioni, cassette, ecc.) e rifiuti denominati “plastiche leggere” (es. fogli, buste, film, teli, ecc.).
I rifiuti in plastica rigida di norma vengono conferiti all’interno del nostro impianto per la produzione di materie prime seconde destinate all’industria delle materie plastiche, e sono preliminarmente sottoposti ad operazioni di:
- selezione, con rimozione di eventuali materiali non conformi;
- triturazione, deferrizzazione e successiva macinazione;
- insaccamento in big bag.
All’interno dell’impianto sono installate le seguenti attrezzature:
- impianto di triturazione industriale SATRIND Mod. K 10/50, per l’effettuazione delle attività in serie di triturazione, eventuale deferrizzazione e successiva macinazione con mulino Marca TRIA 1000;
- sistema di trasporto aeraulico e carico del materiale in big bag.
I rifiuti sottoposti ad operazione di recupero R3 saranno preventivamente sottoposti a Test di cessione, secondo le indicazioni previste dalla normativa, prima di essere destinati, come MPS, ad attività settoriali specifiche, nelle forme usualmente commercializzate.
La nostra attività di triturazione dei materiali plastici si concentra principalmente sui materiali rigidi, che vengono lavorati per ottenere una pezzatura ottimale in modo da favorire il riutilizzo e il recupero, contribuendo così a dare una nuova vita al rifiuto. Nel processo di recupero, ci occupiamo della riduzione delle dimensioni dei materiali, evitando la creazione di ulteriore rifiuto. Per quanto riguarda la nostra tecnica di triturazione, impieghiamo un mulino e un trituratore in serie, garantendo così una lavorazione efficace e precisa dei materiali. Inoltre, durante il processo, è presente un magnete che separa eventuali pezzi metallici dai materiali plastici, assicurando la qualità del prodotto finale. Il materiale triturato viene quindi aspirato e conservato in contenitori appositi, come i bigbag, pronti per essere trasferiti agli impianti successivi per il riciclo e la trasformazione in prodotti finiti.
Mentre, per quanto riguarda le plastiche leggere, a seguito di messa in riserva, subiranno la riduzione volumetrica mediante una pressa.
Anche la pressatura prevede una prima fase di selezione manuale dei rifiuti. Questo è un processo fondamentale, in cui i rifiuti vengono attentamente esaminati e suddivisi in base alla loro tipologia o colore. Questa attività, condotta da operatori esperti e addestrati, consente di separare i materiali in modo efficace e accurato, garantendo un recupero ottimale delle risorse e una corretta gestione successiva dei rifiuti.
Durante la selezione manuale, i rifiuti vengono esaminati per identificare le diverse tipologie di materiali presenti, come vetro, carta, metallo, organico, e altro ancora. I rifiuti vengono quindi suddivisi in appositi contenitori o aree di stoccaggio in base alla loro categoria. Inoltre, quando appropriato, vengono separati anche in base al colore per facilitare ulteriori fasi di trattamento e recupero.
L’obiettivo è ridurre al minimo la contaminazione e garantire la massima qualità dei materiali destinati al recupero.
La fase successiva prevede la pressatura vera e propria del materiale. Il nostro processo di pressatura segue una logica simile alla riduzione volumetrica del legno, con benefici tangibili sul fronte ambientale e logistico. La compressione dei materiali consente di ridurre in modo significativo il volume occupato, permettendo così di effettuare carichi con pesi maggiori per ridurre le emissioni legate al trasporto.
Per comprendere appieno l'importanza di questa riduzione volumetrica, consideriamo il seguente dato: approssimativamente, un carico di materiale pressato corrisponde a circa ¾ dei carichi di materiale sfuso. Questo significa che, grazie alla compressione, si può trasportare una maggiore quantità di materiale con meno viaggi, riducendo di conseguenza le emissioni di gas serra e l'impatto ambientale complessivo del trasporto.
Inoltre, l’attività di pressatura dei materiali non solo ottimizza l'efficienza logistica, ma contribuisce anche a massimizzare lo spazio disponibile negli impianti di stoccaggio e nei siti di recupero, riducendo i costi operativi e migliorando la gestione complessiva dei rifiuti.
3. Attività di recupero Carta e Cartoni (R3)
Svolgiamo attività di recupero di rifiuti a matrice cartacea (R3), per la produzione di materiale per l'industria cartaria con cessazione della qualifica di rifiuto (EoW), ai sensi del D.M. 188/2020.
L’attività di recupero è svolta sui rifiuti di carta, cartone e cartoncino, inclusi poliaccoppiati, e imballaggi interamente finalizzata a produrre MPS (materie prime secondarie) per l’industria cartaria.
4. Attività di riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche (vetro) (R5)
Siamo autorizzati al ritiro e al recupero di diverse tipologie di rifiuti in vetro (vedi tabella – codici EER). Quest’attività è finalizzata alla produzione di MPS (materie prime secondarie) per l’industria vetraria o per l’edilizia.
Anche in questo caso i materiali ritirati vengono sottoposti all’eventuale eliminazione delle frazioni estranee (separazione manuale o con utilizzo di magneti) ed all’adeguamento dimensionale (triturazione) fino all’ottenimento delle caratteristiche necessarie per ottenere la cessazione della qualifica di rifiuto (EoW).
5. Attività di recupero di rifiuti ingombranti (R12)
Offriamo una soluzione completa per gestire i rifiuti ingombranti: materiali di grandi dimensioni che non possono essere facilmente recuperati attraverso i normali canali di raccolta dei rifiuti.
Ci occupiamo, infatti, della raccolta, del trasporto e del trattamento di materiali di grandi dimensioni e durevoli come, ad esempio, mobilio, materassi, elettrodomestici o elettronica, ecc. Per trattare questi rifiuti è necessario separare tutti i materiali che li compongono e destinarli ad altri trattamenti di recupero per il singolo rifiuto (es. legno, ferro, tessuti).
Dal rifiuto al prodotto - End of Waste e MPS
In ogni fase delle nostre attività ci concentriamo sulla trasformazione dei rifiuti in risorse utili e sostenibili. L'End of Waste è quel processo che ci consente di riqualificare i rifiuti, trasformandoli in prodotti utilizzabili (MPS), e di reintrodurre, quindi, i materiali riciclati nei processi produttivi. Questo approccio è ciò che ci contraddistingue e guida tutte le operazioni presso l'impianto di Metaplas.
Tutte le operazioni di recupero autorizzate, dalla raccolta alle lavorazioni dei materiali, sono finalizzate all’ottenimento di materiali che hanno cessato la qualifica di rifiuto (EoW) o materie prime seconde (m.p.s.). Questi materiali, aventi le stesse caratteristiche dei prodotti normalmente commercializzati, possono nuovamente essere riutilizzati in altre attività produttive, riducendo l'uso di nuova materia prima e contribuendo così a una gestione più sostenibile dell'ambiente e dell'economia.
I codici EER dei rifiuti che raccogliamo
- 02.01.04 Rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi)
- 02.01.03 Scarti di tessuti vegetali
- 03.01.01 Scarti di corteccia e sughero
- 03.01.05 Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04
- 10.11.12 Rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce 10 11 11
- 15.01.01 Imballaggi in carta e cartone
- 15.01.02 Imballaggi in plastica
- 15.01.03 Imballaggi in legno
- 15.01.05 Imballaggi compositi
- 15.01.06 Imballaggi in materiali misti
- 15.01.07 Imballaggi in vetro
- 16.01.19 Plastica
- 16.01.20 Vetro
- 17.02.01 Legno
- 17.02.02 Vetro
- 17.02.03 Plastica
- 19.12.04 Plastica e gomma
- 19.12.05 Vetro
- 19.12.07 Legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06
- 20.01.01 Carta e cartone
- 20.01.02 Vetro
- 20.01.38 Legno
- 20.01.39 Plastica
- 20.02.01 Rifiuti biodegradabili
- 20.03.07 Rifiuti ingombranti